CHIESA PARROCCHIALE CAPPELLA MAGGIORE

CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA MARIA MADDALENA

Edificata sopra una collina nel cuore del centro di Cappella Maggiore, la chiesa di Santa Maria Maddalena risale alla fine del Medioevo (XV secolo): fu consacrata dal vescovo di Ceneda Pietro Leoni il 10 maggio 1474.

Molti elementi naturali, antropici e resti antichi (reperti) ritrovati in zona, hanno portato qualche storico a presupporre che il luogo sul quale è costruita la Parrocchiale potesse essere qualcosa di diverso da ciò che vediamo oggi: tutti elementi che inducono a ipotizzare la presenza sul colle di un’antica CENTA, cioè un recinto di origine medievale fortificato, probabilmente con palizzate in legno, voluto e costruito dalla popolazione circostante che vi si rifugiava in caso di attacchi di invasori stranieri.

A sostegno di questa teoria, durante i lavori di consolidamento del campanile e del sagrato del 1995, sotto il campanile ci fu il rinvenimento di resti murari delle fondamenta dell’antica torre; sul fianco est furono scoperti anche i resti di un’altra torre angolare.

Base del campanile sotto il quale sono stati trovati i resti delle fondazioni   dell’antica torre. Sul lato est sono stati rinvenuti i resti di una seconda torre.

Sotto la scala i resti di una terza torre

Inoltre il prato davanti al sagrato della chiesa con un secondo muro di contenimento fa immaginare che originariamente ci fosse il terrapieno (cumulo di terra) difensivo chiuso da una prima palizzata di contenimento (blocco).

Allungando lo sguardo si notano ancora degli avvallamenti che ripropongono la stessa situazione, con un secondo e terzo terrapieno. Al di là della barriera degli alberi passa la via Valeria.

Prato della Centa

Terrapieni con argine e barriera di alberi

Ecco come poteva essere il colle della Chiesa nel XV secolo (1401-1500 d.C.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono evidenti le caratteristiche difensive: fossati, terrapieni, mura di difesa, torri, ponti levatoi, camminamenti di ronda, feritoie, tutti elementi necessari e indispensabili al modo di difendersi sul finire del Medioevo, cioè prima che la polvere da sparo e le armi da fuoco prendessero piede e modificassero i sistemi di difesa passiva (XV secolo).

Dopo queste “riflessioni storiche”, per avvalorare ulteriormente l’ipotesi della centa, vanno presi in considerazione anche gli elementi naturali e antropici del territorio.

Il colle sul quale sorge la chiesa è posizionato in un luogo strategico e difeso poiché:

  • è la prima altura della dorsale collinare (baluardo fisico naturale) che si trova arrivando dalla campagna orientale;
  • alla base della collina, ancora a est, anticamente passava il torrente Carron (poi è stato deviato verso l’esterno del paese);
  • non lontano, sul sagrato della Mattarella, si incrociavano alcune importanti strade;
  • tutta la zona collinare è costellata da primitive fortificazioni.

Gli elementi fisici e quelli costruiti dall’uomo che portano a presupporre che il sito della nostra Parrocchiale potesse essere una piazzaforte difensiva ad uso della popolazione locale si possono ancora intravedere.

Dorsale collinare

Resti di fondazioni scoperti a quasi 2 metri sotto il livello del suolo

Muro di sbarramento

Arriviamo così alla storia più recente della Chiesa di Santa Maria Maddalena.

Dopo la sua consacrazione nel 1474, la Parrocchiale rimase comunque una chiesa secondaria e dipendente dalla principale chiesa di Fregona per vent’anni, fino al 1494, quando divenne una chiesa parrocchiale indipendente.

Nonostante questa data, i primi registri dei battezzati risalgono al 1636 perciò mancano i documenti a partire dalla fine del Quattrocento agli inizi del Seicento. Numerose sparizioni di documenti sono state attribuite al periodo della Prima Guerra Mondiale, ma in realtà si sono verificate soprattutto durante il secondo conflitto mondiale quando la canonica fu abitata dai soldati tedeschi.

In origine la chiesa era ad una sola navata, acquistò la forma di basilica a tre navate tra il 1863 e il 1875 quando fu ingrandita con la costruzione delle due navate laterali.

Fu poi restaurata nel 1907.

Attualmente la chiesa di Cappella è un imponente edificio con l’abside rivolta ad est (verso la piazza del municipio) e la facciata principale rivolta a ovest, dove si erge anche il campanile e si apre un piccolo spiazzo. L’edificio è caratterizzato dalla presenza di due facciate anche sulle due fiancate.

 

Accanto alla chiesa, e anch’essa in posizione rialzata, si trova la Canonica. Costruita probabilmente nel XVIII secolo (1701-1800), in origine vi si poteva entrare solo dal cortile interno, di fronte all’entrata della chiesa: non c’era una porta d’ingresso sul lato rivolto verso la strada, come si può notare confrontando la foto attuale con il disegno datato

18 marzo 1781 raffigurante la canonica e il campanile.

Al suo interno la chiesa contiene numerose opere pittoriche di valore:

  • La Pala di Santa Maria Maddalena di Piero Pajetta
  • La Santissima Trinità fra le Sante Lucia e Giuliana di Antonio Lazzarini (olio su tela, fine 1600 inizio 1700)
  • Il Sacro Cuore di Gesù, icona di Vincenzo Raccanelli
  • Sant’Antonio da Padova col Bambin Gesù, olio su tela di Erminio Soldera.

Ci sono inoltre numerosi affreschi del collumbertese Domenico Alpago, prete e pittore, realizzati tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900:

  • San Matteo, San Marco, San Luca, San Giovanni (tondi ai lati della navata centrale)
  • La Trasfigurazione (pareti laterali del presbiterio)
  • Il Sacrificio di Abramo              

 

Nella controfacciata, il pittore locale Luigi Cillo (1920-2011) ha realizzato nel 1948 l’affresco Ascensione che rappresenta Gesù prima di salire al cielo, sul Monte degli Olivi alla presenza degli apostoli.

La chiesa si veste a festa il 22 luglio, giorno dedicato a Santa Maria Maddalena.